Come sapete, ormai da tempo vi propongo delle traduzioni, più o meno liberamente adattate, di post scritti da alcuni dei nomi più noti presso la comunità internazionale di Football Manager (relativamente a FM19, gli ultimi due esempi sono la Guida al nuovo sistema di allenamento e La configurazione della difesa).
Il post odierno si colloca sulla stessa scia ed è la riproposizione di un argomento trattato da Guido Merry, giocatore noto ai più per essere il creatore della tattica Strikerless (un modulo che non usa attaccanti) e prolifico autore di interessanti contenuti per Football Manager. Buona lettura.
I CALCI D'ANGOLO CORTI (liberamente tradotto e adattato da Short Corners; My Plan B di Guido Merry)
I corner corti non sono molto amati dagli allenatori virtuali, quasi come se, non crossando direttamente in area, si rinunciasse all'opportunità di segnare. Ci sono, però, situazioni in cui sarebbe più opportuno scegliere strade diverse ed una di queste è data dalla mancanza di giocatori forti nel gioco aereo nella nostra squadra. Che senso ha tentare sempre e solo la via del cross, se ogni traversone è preda della difesa avversaria e c'è anche il rischio che si inneschi qualche pericoloso contropiede?
Proprio per rispondere a questa esigenza, quest'oggi voglio proporvi una via alternativa alla rete avversaria.
Casualmente, mi sono accorto che, per una sorta di glitch (errore non prevedibile) presente nel gioco, il giocatore che ha il compito di marcare il portiere avversario spesso risulta essere smarcato proprio al limite dell'area piccola e da quella posizione può o passare ad un compagno di squadra libero o tentare direttamente un facile tiro in porta.
Come ho già detto, mi sono imbattuto casualmente in questa cosa quando, avendo il mio battitore di corner squalificato, mi sono dimenticato di indicarne uno nuovo. In questo modo, ho segnato diversi gol, ma solo grazie all'aiuto di @DorkSirjur (indicato con l'account Twitter, NdT) sono riuscito a riprodurre la routine in modo abbastanza efficace (cliccate sull'immagine per ingrandirla)
Quelle che vedete sono le istruzioni da me date in funzione della mia tattica (si tratta di un 42220 M, NdT), ma non dovrebbe essere complicato adattarle alla vostra, tenendo conto delle caratteristiche dei vostri giocatori in funzione della posizione occupata in questo schema.
Questo è una sorta di punto di partenza, ma sta a voi perfezionare la routine per adattarla al meglio al vostro contesto.
I CALCI D'ANGOLO CORTI (liberamente tradotto e adattato da Short Corners; My Plan B di Guido Merry)
I corner corti non sono molto amati dagli allenatori virtuali, quasi come se, non crossando direttamente in area, si rinunciasse all'opportunità di segnare. Ci sono, però, situazioni in cui sarebbe più opportuno scegliere strade diverse ed una di queste è data dalla mancanza di giocatori forti nel gioco aereo nella nostra squadra. Che senso ha tentare sempre e solo la via del cross, se ogni traversone è preda della difesa avversaria e c'è anche il rischio che si inneschi qualche pericoloso contropiede?
Casualmente, mi sono accorto che, per una sorta di glitch (errore non prevedibile) presente nel gioco, il giocatore che ha il compito di marcare il portiere avversario spesso risulta essere smarcato proprio al limite dell'area piccola e da quella posizione può o passare ad un compagno di squadra libero o tentare direttamente un facile tiro in porta.
Come ho già detto, mi sono imbattuto casualmente in questa cosa quando, avendo il mio battitore di corner squalificato, mi sono dimenticato di indicarne uno nuovo. In questo modo, ho segnato diversi gol, ma solo grazie all'aiuto di @DorkSirjur (indicato con l'account Twitter, NdT) sono riuscito a riprodurre la routine in modo abbastanza efficace (cliccate sull'immagine per ingrandirla)
Quelle che vedete sono le istruzioni da me date in funzione della mia tattica (si tratta di un 42220 M, NdT), ma non dovrebbe essere complicato adattarle alla vostra, tenendo conto delle caratteristiche dei vostri giocatori in funzione della posizione occupata in questo schema.
Questo è una sorta di punto di partenza, ma sta a voi perfezionare la routine per adattarla al meglio al vostro contesto.
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